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Cava De’ Tirreni: da discarica abbandonata a piccolo polmone verde nel cuore della valle Metelliana  

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28 Giugno 2023

Cava De’ Tirreni: da discarica abbandonata a piccolo polmone verde nel cuore della valle Metelliana  

Nel 2018 è iniziato un significativo piano di recupero ambientale e di messa in sicurezza dell’ex discarica comunale di Cava de’ Tirreni, abbandonata da ormai più di vent’anni e ora reinserita nel contesto paesaggistico circostante. Maccaferri ha contribuito in maniera significativa a questo importante progetto di riqualificazione ambientale.

A pochi chilometri dalla Costiera amalfitana – meta turistica celebre in tutto il mondo per il suo patrimonio naturalistico e culturale – sorge l’ex discarica comunale di Cava de’ Tirreni, che, dopo un periodo di attività tra gli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, è stata chiusa e abbondonata per vent’anni, diventando una “bomba ecologica” e un vero e proprio pericolo per la comunità del posto. Difatti, mancando di una copertura impermeabile, la discarica ha iniziato a produrre percolato, risultato dalla miscela dell’acqua piovana e dei rifiuti, spesso molto tossici e inquinanti, come berillio e tallio.

Diverse amministrazioni comunali hanno sollevato la questione, arrivando a porre la discarica sotto sequestro dopo che le acque del vicino torrente Bonea erano risultate inquinate. Nell’ottobre del 2018, grazie ad un finanziamento dell’Unione Europea del valore di 2,4 milioni di euro, la Regione Campania ha avviato una massiccia opera di bonifica, ripristino ambientale e messa in sicurezza dell’area.

Maccaferri è stata quindi scelta per neutralizzare una potenziale minaccia per la salute delle persone e per l’ambiente circostante. L’azione programmata aveva il duplice scopo da un lato di diminuire la concentrazione di contaminanti nell’area a valle, arginando il fenomeno di infiltrazioni di acqua piovana, responsabili della formazione del percolato, dall’altra di isolare superficialmente il corpo dei rifiuti, il cosidetto “capping”. Proprio per realizzare quest’ultimo, Maccaferri ha proposto l’innovativo Geosintetico Multicomposito: una soluzione 3 in 1 che combina funzioni di separazione, drenaggio, controllo dell’erosione e rinforzo del terreno. Questa soluzione multistrato non solo riduce drasticamente i tempi di installazione e quindi le emissioni Co2, ma garantisce anche durabilità e solidità nel tempo. Maccaferri ha inoltre provveduto a rivestire la base, un tempo costituita da uno sbarramento in cemento armato alto 17 metri, con Green Terramesh®. Il coronamento è stato eseguito con gabbioni Polimac® con protezione e la parte circostante con materassi Reno™ sempre adagiati sul capping.

Il progetto ha ottenuto l’approvazione anche delle autorità locali, che hanno apprezzato come l’ex discarica, un tempo territorio sinonimo di insalubrità, sia diventata un’area verde a beneficio di tutta la comunità.

Highlights tecnici:

15,040 m2 di MacLine GCL

17,325 m2 di MacDrainTM W

10,400 m2 di Geosintetico Multicomposito

900 m2 di ParaLinkTM

58 m2 di Terramesh System